L’archeomafia. I numeri del 2018

Il mercato clandestino dell’arte, la cosiddetta archeomafia, che alimenta il saccheggio del nostro enorme capitale artistico e archeologico è tra i più fiorenti al mondo e il nostro paese è tra quelli più esposti per la quantità di siti e di opere d’arte. A testimoniarlo, ci sono le opere esposte e le indagini raccontate nella mostra allestita al Quirinale in occasione dei 50 anni del Comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri e i numeri che elaboriamo grazie alla collaborazione delle Forze dell’ordine impegnate su questo fronte. Il racket legato alle opere d’arte e ai reperti archeologici nel corso del 2018 ha avuto un andamento piuttosto altalenante: cala per quanto riguarda i furti, segnando un -6,3% rispetto all’anno precedente, ma il dato più importante è la contrazione dei sequestri effettuati (-77,8%) e quella degli oggetti recuperati (-41%). Considerevole il numero dei controlli, che sono stati 33.028, una media di oltre novanta al giorno. La regione più esposta all’aggressione dell’archeomafia è la Campania, con il 16,6% di opere d’arte rubate, mentre a svettare nel bilancio del “tesoro recuperato” ci sono i reperti archeologici che nel 2018 hanno raggiunto la considerevole cifra di 43.021.

L’archeomafia in sintesi
Totale
Furti d’opere d’arte* 674
Denunce 1.526
Arresti 36
Sequestri effettuati in attività di tutela 189
Totale oggetti d’arte recuperati 60.456
Controlli effettuati 33.028
Fonte: elaborazione Legambiente su dati del Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), Guardia di finanza, Capitanerie di porto, Corpi forestali delle regioni a statuto speciale, Polizia dello Stato (2018).
* (aree tutelate da vincoli paesaggistici, aree archeologiche, musei-biblioteche – archivi, esercizi antiquariali, commerciali e privati, mercati e fiere antiquariali, beni culturali controllati in banca dati)
La classifica dell’arte rubata 
  Regione Furti di opere d’arte % sul totale nazionale
1 Campania 112 16,6%
2 Lazio 99 14,7%
3 Emilia Romagna 80 11,9%
4 Lombardia 68 10,1%
5 Toscana 52 7,7%
6 Piemonte 39 5,8%

7

Marche 38 5,6%
8 Puglia 38 5,6%
9 Sicilia 29 4,3%
10 Veneto 25 3,7%
11 Abruzzo 19 2,8%
12 Sardegna 16 2,4%
13 Liguria 12 1,8%
14 Umbria 11 1,6%
15 Calabria 11 1,6%
15 Molise 10 1,5%
16 Friuli Venezia Giulia 8 1,2%
16 Trentino Alto Adige 4 0,6%
17 Basilicata 2 0,3%
18 Valle D’Aosta 1 0,1%
Totale 674 100%
Fonte: elaborazione Legambiente su dati del Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), Guardia di finanza, Capitanerie di porto, Corpi forestali delle regioni a statuto speciale, Polizia dello Stato (2018).
Il tesoro recuperato 
Tipologia Numero oggetti
Reperti archeologici interi 43.021
Numismatica 3.626
Beni Librari e archivistici 3.422
Opere false: quadri, dipinti, pitture, disegni a mano, grafica, pittorico, musivo, sculture e altri oggetti antichi 2.775
Sculture complete 2.456
Vasellame completo 1.209
Frammenti reperti archeologici (vasellame, sculture, etc.) 1.170
Oreficeria/ Bigiotteria/ Glittica 932
Miscellanea 386
Armi artistiche 310
Oggetti religioso/devozionale 90
Reperti paleontologici 85
Ebanisteria 30
Arte tessile 27
Strumenti misuratori del tempo 6
Strumenti musicali 4
Altri oggetti antichi 907
Totale 60.456
Fonte: elaborazione Legambiente su dati del Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), Guardia di finanza, Capitanerie di porto, Corpi forestali delle regioni a statuto speciale, Polizia dello Stato (2018).
Il Bussines dell’archeomafia
  Milioni di euro
Stima economica beni culturali recuperati/sequestrati 119.734.802
Stima economica falsi recuperati/sequestrati 454.468.690
Stima economica altri sequestri effettuati 6.300.000
Valore sanzioni penali e amministrative 31.276.937
Totale 611.780.429
Fonte: elaborazione Legambiente su dati del Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), Guardia di finanza, Capitanerie di porto, Corpi forestali delle regioni a statuto speciale, Polizia dello Stato (2018).