I numeri dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti (2020)

Nel 2020 i reati contestati nel ciclo dei rifiuti sono stati 8.313, quasi 23 al giorno, in calo rispetto all’anno precedente (-12,7%), quando se n’erano contati 9.527, a cui si aggiungono 10.691 denunce, 228 arresti e 3.256 sequestri.
La riduzione complessiva dei reati è dovuta, con ogni probabilità, ai lunghi mesi di lockdown e di contrazione della produzione e dei consumi. Ma non solo: si tratta di un calo che è una buona notizia solo in parte, considerato che se l’emergenza sanitaria ha sicuramente inciso sulla pressione ecocriminale, quanto meno dal punto di vista quantitativo, allo stesso tempo la qualità dell’illegalità ha mantenuto intatta la sua forza, come mostrano sia numeri in crescita sugli arresti (+15,2%), sia, come si dirà meglio dopo, i dati sulle inchieste per lo specifico delitto di attività organizzata di traffico illecito di rifiuti (ex articolo 452-quaterdecies del Codice penale), ossia la fattispecie più grave e, soprattutto, reato simbolo della Rifiuti Spa che raccontiamo nel Rapporto Ecomafia sin dagli anni Novanta.
L’intensità della pressione ecocriminale, sempre più organizzata, è provata anche dal consolidamento del ruolo delle mafie, che appare in maniera plastica sia in numerose inchieste articolate lungo tutto lo Stivale, sia, non a caso, nell’incremento della percentuale di reati contestati nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa, passata dal 41% del 2019 al 44% del 2020. Le mafie fanno dei momenti di crisi e delle difficoltà sistemiche della governance complessiva la loro arma vincente, e sotto questo aspetto non sono mai, purtroppo, impreparate.

I reati nel ciclo dei rifiuti in Italia
Forze dell’ordine Cufa –Cta – Cc Gdf Cdp Cfr Ps Totale
Reati Accertati 6.788 658 534 263 70 8.313
Denunce 8.628 1.069 658 254 82 10.691
Arresti 200 25 0 0 3 228
Sequestri 2.315 658 185 37 61 3.256
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2020).

Ancora una volta è la Campania la regina della classifica, con 2.054 reati, quasi un quarto di quanto verbalizzato in tutto il paese, un primato incontrastato e poco lusinghiero che si ripete puntualmente a ogni edizione di questo rapporto. Rosicchiando ancora posizioni nella poco invidiabile classifica, al secondo posto si colloca il Lazio con 736 illeciti, poi la Puglia (678), la Lombardia (577) – prima regione del Nord, che può vantare per il secondo anno consecutivo il più alto numero di arresti (56) – e il Piemonte (569 reati). Seguono a stretto giro Sicilia, Sardegna, Calabria, Toscana e Veneto, a conferma della gravità di un fenomeno ecocriminale che non risparmia nessun angolo del paese.

La classifica regionale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti 
    Regione Reati accertati % sul totale nazionale Denunce Arresti Sequestri
1 Campania 2.054 24,7% 1.942 17 896
2 Lazio 736 8,9% 942 36 391
3 Puglia 678 8,2% 601 14 278
4 Lombardia 577 6,9% 643 56 238
5 Piemonte 569 6,8% 524 0 148
6 Sicilia 489 5,9% 716 41 258
7 Sardegna 475 5,7% 1.224 3 85
8 Calabria 456 5,5% 693 14 273
9 Toscana 380 4,6% 422 0 121
10 Veneto 269 3,2% 600 18 84
11 Emilia Romagna 249 3% 276 0 107
12 Liguria 243 2,9% 308 0 59
13 Abruzzo 216 2,6% 224 0 86
14 Marche 205 2,5% 234 4 65
15 Umbria 192 2,3% 776 25 39
16 Basilicata 187 2,2% 174 0 43
17 Molise 112 1,3% 129 0 17
18 Trentino Alto Adige 106 1,3% 116 0 17
19 Friuli Venezia Giulia 90 1,1% 109 0 49
20 Valle d’Aosta 30 0,4% 38 0 2
  TOTALE 8.313 100% 10.691 228 3.256
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2020).

A livello provinciale, Napoli ha il record di illeciti, 522, seguita da Roma (418), Caserta (282), Salerno (227) e Bari (210). Complessivamente, e andando indietro nel tempo fino al 1997, sono stati 112.932 i reati contestati in tutto il paese nel ciclo illegale dei rifiuti, fotografia di un fenomeno che ha radici lontane nel tempo e che causa l’avvelenamento costante del nostro paese.

La classifica provinciale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti 
  Provincia Reati accertati*
1 Napoli 522
2 Roma 418
3 Caserta 282
4 Salerno 227
5 Bari 210
6 Avellino 206
7 Foggia 145
8 Cosenza 139
9 Reggio Calabria 122
10 Genova 114
10 Latina 114
11 Potenza 100
12 Taranto 95
13 Brescia 92
13 Catania 92
14 Perugia 90
15 Lecce 89
16 Brindisi 84
17 Cuneo 81
18 Matera 78
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2020)
*esclusi i dati dei Carabinieri Tutela Ambiente