I numeri dell’illegalità nel ciclo del cemento (2019)

I numeri che riassumono l’attività delle forze dell’ordine nel 2019 ci restituiscono un’Italia ancora piegata sotto il peso del cemento illegale, che continua a essere un settore molto rilevante della criminalità ambientale, per il valore economico e per la pervicace diffusione sul territorio.
Quest’anno, se guardiamo al quadro complessivo dei reati ambientali, registriamo addirittura un sorpasso: gli illeciti legati al ciclo del cemento superano quelli contestati nel ciclo dei rifiuti. Con un totale di 11.484, conquistano, infatti, il 31% della torta contro il 25,7% (nel 2018 i reati edilizi erano il 23,4% e quelli legati ai rifiuti il 28,4%).
Un peso inedito, un valore quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso, legato a un’intensa attività delle Capitanerie di porto. Un balzo in avanti che riguarda in misura diversa tutte le regioni, con la Liguria e l’Abruzzo che triplicano il dato rispetto all’anno precedente, la Sicilia, il Lazio e il Veneto che lo raddoppiano.
Aumentano, coerentemente, anche le persone denunciate (+22%) e quelle arrestate (+5,7%), nonché i sequestri, con un significativo + 30,2%. Il 43,4% dei reati è avvenuto nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa e a guidare la classifica nazionale c’è sempre, stabilmente, la Campania, con il 14,3%. Seconda è la Puglia con l’11,8%, seguita dalla Calabria con il 10,2%, dalLazio e  dalla Sicilia, rispettivamente con l’8,3% e il 7,1%. Fanalino di coda è, come lo scorso anno, la Valle d’Aosta con lo 0,2%. Il Lazio ha il primato per numero di arresti, 18, mentre Salerno guida la classifica provinciale con 480 infrazioni accertate sul suo territorio, seguita da Lecce, Avellino, Napoli e Latina.

I reati nel ciclo del cemento nel 2019
Cufa – Cta – Ctl – Cc Gdf Cdp Cfr Ps Totale
Reati 7.036 477 3.529 426 16 11.484
Persone denunciate 7.453 534 2.112 509 20 10.628
Persone arrestate 32 2 3 0 0 37
Sequestri 836 477 753 43 0 2.109
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2019)
Gli illeciti amministrativi nel ciclo del cemento nel 2019
Totale
Controlli 596.223
Illeciti amministrativi (ammende/sanzioni) 22.423
Persone giuridiche denunciate e sanzionate 654
Violazioni dei sigilli 120
Sequestri beni immobili* n. 416
Sequestri beni immobili* sequestrati mq 189.130
Valore economico sequestri e sanzioni in euro 648.434.080
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2019). *Immobili abitativi e speciali abusivi, stabilimenti balneari, piattaforme, pontili, banchine, terreni qualità, terreni per destinazione, terreni demaniali, altri
La classifica regionale dell’illegalità nel ciclo del cemento nel 2019
    regione reati % sul totale nazionale persone denunciate persone arrestate sequestri
1 Campania 1.645 14,3% 1.238 2 332
2 Puglia 1.350 11,8% 1.365 0 335
3 Calabria 1.173 10,2% 1.352 9 459
4 Lazio 948 8,3% 795 18 269
5 Sicilia 814 7,1% 859 0 209
6 Lombardia 760 6,6% 796 4 36
7 Toscana 715 6,2% 755 0 63
8 Liguria 691 6% 422 0 85
9 Veneto 608 5,3% 499 0 23
10 Abruzzo 437 3,8% 404 0 41
11 Basilicata 400 3,5% 393 0 28
12 Sardegna 373 3,2% 422 0 62
13 Emilia Romagna 316 2,8% 224 1 54
14 Piemonte 299 2,6% 350 0 6
15 Marche 240 2,1% 266 3 42
16 Molise 198 1,7% 92 0 32
17 Trentino Alto Adige 190 1,7% 56 0 6
18 Friuli Venezia Giulia 154 1,3% 131 0 20
19 Umbria 149 1,3% 199 0 6
20 Valle d’Aosta 24 0,2% 10 0 1
  TOTALE 11.484 100% 10.628 37 2.109
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2019)
La classifica provinciale dell’illegalità nel ciclo del cemento nel 2019
  provincia reati*  
1 Salerno 480
2 Lecce 471
3 Avellino 466
4 Napoli 442
5 Latina 427
6 Cosenza 420
7 Roma 339
8 Livorno 330
9 Potenza 322
10 La Spezia 303
11 Vibo Valentia 297
12 Bari 293
13 Reggio Calabria 272
14 Siracusa 239
15 Brindisi 205
16 Messina 204
17 Palermo 197
18 Genova 196
19 Foggia 185
20 Taranto 181
Fonte: elaborazione Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (2019). *esclusi i dati dei Carabinieri tutela ambiente